Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

Lunga intervista con Mel Gibson

23/04/2011 | News
Lunga intervista con Mel Gibson

Dopo lo scandalo delle registrazioni e le accuse di violenza domestica che avevano inferto un duro colpo alla sua immagine sia nel pubblico che tra i suoi stessi colleghi (vedi l'allontanamento dal set di Una notte da leoni 2), Mel Gibson torna a parlare e lo fa con una lunghissima intervista al sito Deadline. Nell'intervista ringrazia le persone, poche a dire la verità, che gli sono state vicine. Tra loro Whoopi Goldberg ("Conoscevo Whoopi prima che fosse Whoopi. Le ho sempre voluto bene, e ora gliene voglio anche di più perché mi ha capito”) e Jodie Foster.
Vi proponiamo un lungo stralcio dell'intervista che è stata realizzata da Allison Hope Weiner.

Weiner: La gente era arrabbiata con te per quello che hai detto nelle registrazioni?
Gibson: Ero arrabbiato con me stesso. Ma nessuno ha mai mostrato rabbia verso di me. Possono averla provata.
Weiner: Sei dispiaciuto per quello che hai detto nelle registrazioni?
Gibson: Naturalmente.
Weiner: Dopo che le registrazioni sono finite in rete, molte persone si sono chieste come sia possibile che qualcuno che ha già fatto molte esperienze e sa come funziona il business capiti in una situazione dove così tanto della sua vita privata finisca in rete. Hai mai pensato che quelle conversazioni private potessero venire fuori alla fine?
Gibson: [Guarda il soffitto e scuote la testa e sospira] Chi può aspettarsi di venire registrato? Chi può aspettarselo? Chi poteva aspettarsi un simile tradimento personale?
Weiner: Le persone non hanno capito come tu potessi dire quelle cose in quelle registrazioni. Si sono chieste che genere di persona può dire quelle cose. Adesso, dall’ascolto di quei nastri, molte persone pensano che tu sia un razzista e che odi le donne.
Gibson: Io non ho mai trattato nessuno con cattiveria o in maniera discriminatoria in base al suo sesso, razza, religione od orientamento sessuale. Tuttavia non incolpo alcune persone per il fatto che lo pensino, vista la spazzatura che hanno ascoltato su quelle registrazioni pubblicate a tradimento. Devi collocare il tutto nel giusto contesto del trovarsi in una discussione infuocata al culmine di una perdita, cercando di uscire da una cattiva relazione. E’ una terribile, spaventosa situazione momentanea, detta ad una persona nella piccola parte di una giornata e non rappresenta ciò che penso davvero o il modo in cui ho trattato le persone in tutta la mia vita.
.......
Weiner: Ma se tu non potessi più recitare…Me lo domando anch’io.
Gibson: Potrei tranquillamente non recitare più. Non è un problema. Ora sto per fare qualcosa perché lo voglio fare e perché è divertente. Ho già cancellato un altro lavoro e sarà divertente. Non so se andrà in porto, ma lavorerò ancora per Randy Wallace [Sceneggiatore premio Oscar per Braveheart]. Ha questa sceneggiatura e l’ha tenuta per anni. Ha scritto un libro e l’ha adattato in una sceneggiatura. Ed è quasi come Alexander Dumas-quel genere di storie di spadaccini.
Weiner: Una storia di donne violate?
Gibson: Si. Roba di spadaccini con donne violate, ma è divertente. E’ divertente ed ha pure dei sottintesi molto seri. Randy scrive una sceneggiatura decente. Ed io subito rispondo. Penso che sia buffo. Lo devo fare. E nel film non sono il personaggio principale.-il che è stupendo.
.......
Weiner: Pensi che le registrazioni abbiano compromesso la tua capacità di realizzare i propri film?
Gibson: Non lo so. Non lo so. Persone come Robbie [CEO Rob Friedman] ad un summit sono state molto gentili. Non sembra che la cosa li infastidisca. E’ come se dicessero: “Sono cretinate. Dobbiamo portare a termine questo film”. Il mio prossimo film è How I Spent My Summer Vacation ed avrà un distributore perché siamo nel business dell’intrattenimento.
.........
Weiner: L’ultima volta che abbiamo parlato dopo che avevi terminato Apocalypto, hai detto che probabilmente non avresti più recitato. E, quattro anni dopo, hai fatto Edge of Darkness. Ora sei in The Beaver. Qualcosa è cambiato?
Gibson: C’era qualcosa di diverso e c’era anche Jodie. Le avrei fatto una pedicure ogni giorno della settimana che potevo. Ci siamo incontrati in Maverick molti anni fa. Ho capito che aveva percezioni-tutti hanno preconcetti. Mi ha sorpreso totalmente. Sapevo che era intelligente, quindi non mi sorprese. Era davvero intelligente. Ed era pragmatica ed estremamente sensibile, davvero di buon cuore.Perciò come potevamo non diventare amici? Abbiamo fatto amicizia velocemente e l’abbiamo mantenuta nel corso degli anni. Abbiamo avuto entrambi i nostri percorsi. E’ insolito. Ma ci sono molte cose che abbiamo in comune. Posso immedesimarmi con lei. Dall’età di quattro anni, lei è nell’ambiente. Per me non è stato così, ma quasi, perché ero un bambino quando ho cominciato. Probabilmente ero più bloccato nello sviluppo io a 21 anni di quanto lei lo fosse a 4 [ride]. Non potete trovare due persone tanto all’opposto su come la pensano riguardo politica e religione come noi due. Ma c’è una bontà interiore che è innegabile ed io le voglio bene.
.............
Weiner: Pensi che essere una star del cinema oggi sia completamente diverso rispetto a quando tu sei diventato famoso 30 anni fa?
Gibson: Ovviamente è più difficile. La cultura popolare è diventata più frenetica. Ci sono molte più forze al lavoro che sono molto più invasive. Comunque, penso che sia perfettamente fattibile difendere i propri cari dagli aspetti più sgradevoli della vita pubblica. Non ci riuscirai al 100%. Ma puoi vedere quando avviene deliberatamente. A volte è così palesemente facile evitarlo e puoi vedere quando era inevitabile.
............
Weiner: Ti sei mai domandato se hai scelto l’occupazione sbagliata?-Soprattutto quando le registrazioni sono state pubblicate? Hai mai pensato “Sono stufo di questo e ho scelto il lavoro sbagliato”?
Gibson: [Esita] Ci sono molti segnali nel corso degli anni, con la perdita di anonimato personale, ai quali tu guarderai indietro. Nessuno ti avvisa riguardo a questo. Cammini nell’arena e le tue intenzioni sono sinceramente 'vuoi solo essere bravo in quello che fai e fare ciò che ami fare'. Tutto qui. Riguarda un’altra vita parallela. Ci sono tutte queste strade parallele su cui non hai alcun controllo. Ti guardi indietro e te ne rammarichi. C’era un momento in cui c’era un bivio nella strada in cui tu potevi scegliere una via o un’altra. Per esempio, conosco persone che poiché mi conoscono, hanno scelto un’altra strada perché non gli piace. Ci ripensi e dici,  se potessi tornare indietro e fare di nuovo quella scelta, farei una scelta differente. E’ una sfortuna che avessi 21 o 22 anni quando ho fatto la scelta, perché senza guadagni o esperienza o alcuna maturità, si sceglie sulla spinta del momento, e non puoi più rimettere il dentifricio nel tubetto.
...............
Weiner: Parliamo di The Beaver. Sta avendo recensioni straordinarie. Era un film che tutti volevano fare?
Gibson: Non lo voleva fare nessuno. Era sempre in cima ad una pila di sceneggiature che non venivano realizzate ma che avrebbero dovuto esserlo.
Weiner: Perché?
Gibson: Non credo che nessuno avesse intenzione di averci a che fare. La cosa poteva andare in molte diverse direzioni. C’erano tre strade principali da intraprendere. Quando l’ho letta, ho preso una strada diversa da quella di Jodie. Ha detto devi leggerla e dirmi che ne pensi.
Weiner: Qual è stata la scelta di Jodie? E quali divergenze avete risolto?
Gibson: Si chiama fiducia. E’ molto decisa e sveglia ed ha una visione molto chiara di quello che vuole. Io pensavo, farò il fesso o qualcosa di più scontato. Lo farò con questa inclinazione perché è in me e questo può essere controproducente. Data la sua visione quello che sta cercando di fare al film potrebbero non servire le mie doti umoristiche. Qual è la realtà di un uomo che usa un pupazzo per esprimersi? Qual è la realtà di questo? Può succedere.
Weiner: Durante il film, ti ritrovi a guardare il pupazzo mentre parla.
Gibson: L’idea era come di scomparire un po’. Devi rompere un equilibrio. E’ il modo in cui è girato. E’ quasi sempre un’inquadratura in campo lungo. Walter e the Beaver sono sempre in campo lungo, ci sono pochissimi primi piani. E’ stato coraggioso da parte sua. Ho pensato, oh mio Dio. Ero tipo, fai un primo piano a the Beaver così mi rilasso [e cade indietro nella poltrona ridendo.]

 


Facebook  Twitter  Invia ad un amico  Condividi su OK Notizie 
 

Notizie in evidenza

Collabora con Voto 10
Seguici su Facebook Seguici su Google Plus Seguici su Twitter
Seguici su YouTube Registrati alla nostra Community Abbonati al nostro feed rss

I CINEMA DELLA TUA PROVINCIA

Advertising   Chi siamo   Collabora con Noi   Cookie Policy   Privacy   Termini e Condizioni d'Uso   Web TV  
 
Cerca
powered by Roma Virtuale :: Web Agency